È sempre il paesaggio perduto che la mente continua a cercare; sono le prime immagini sprofondate nel tempo: un abbaglio, un volto, una linea dell'orizzonte di casa, la sagoma d'un monte, l'intrico dei tetti, o la curva d'una strada vista da un vecchio appartamento. E anche se ogni vera pittura mostra qualcosa di mai visto, qualcosa che cambia lo stesso modo di vedere e apre verso il mondo, davanti a un paesaggio o a un quadro noi non smettiamo di cercare contemporaneamente un sostrato antico dentro di noi, dove il pensiero incontra improvvise felicità combinando cose diverse. Anche una poesia è un'immagine: come per incanto un verso, allora, può "mostrare" ciò che non credevamo più di rivedere, restituendo un pensiero, che senza saperlo, non abbiamo mai smesso di pensare.
Ermanno Krumm, Respiro, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2005.
Nessun commento:
Posta un commento