mercoledì 28 ottobre 2009

Il Processo di Apprendimento nell'Arte

Studiare è un'attività fondamentale nel nostro processo di crescita, determina la nostra abilità e competenza nella materia.

In ambito artistico nello specifico, le qualità dell'intelligenza si devono sposare con l’abilità tecnica pratica.

Ma cosa accade esattamente durante il processo di apprendimento?

L'apprendimento si compone di 4 fasi distinte e consequenziali, l'una propedeutica all'altra, determinate da 4 fattori fondamentali: Incompetenza, Competenza, Consapevolezza, Inconsapevolezza; il tutto, così come rappresentato nello schema di seguito:


Schema by Carla Citarella

Prima Fase: INCOMPETENZA INCONSAPEVOLE
In questa fase noi non sappiamo fare e non ce ne rendiamo conto.
È il caso del musicista che si reca in sala prova e, suona così come gli viene in testa, assolutamente convinto di suonare bene, mentre in realtà è molto lontano da un livello tecnico/espressivo adeguato.
Questo è un chiaro esempio di Incompetenza Inconsapevole: non saper fare senza rendersene conto, è il punto di inizio di tutti. Poi però, il confronto con la realtà oggettiva di chi è competente, ci consente il passaggio alla fase successiva.

Seconda Fase: INCOMPETENZA CONSAPEVOLE
Il confronto quindi con qualcuno che ne sa più di noi e/o comunque la nostra maturità, ci consente quindi di passare alla fase successiva: Incompetenza Consapevole, ovvero non sappiamo fare e ce ne rendiamo conto.
Questa è la fase più critica del nostro processo di apprendimento, lo scoraggiamento è in agguato, in questi casi ci possiamo sentire anche frustrati perché non riusciamo a esprimerci artisticamente come vorremmo; ma se dentro di noi c’è la passione per ciò che vogliamo fare, troveremo anche la forza per metterci al lavoro sui libri e l’esercizio pratico.
Non esiste un tempo prefissato circa la durata di questa fase, ovviamente è molto soggettiva, può durare un anno come dieci o venti.
Una volta però raggiunta la competenza necessaria, si è pronti per passare alla fase successiva.

Terza Fase: COMPETENZA CONSAPEVOLE
Superato lo scoglio duro dell’Incompetenza Consapevole, si passa alla fase della Competenza Consapevole, ovvero sappiamo fare e ce ne rendiamo conto.
Eureka! Potremmo dire, siamo al Top. In realtà NO, perché c’è un MA, e il MA è che è vero che siamo competenti e siamo in grado di fare, ma abbiamo bisogno di pensarci. Siamo concentrati su ciò che abbiamo imparato e questo paradossalmente ci limita, e non ci fa esplorare altre possibilità della nostra espressione artistica.
Molti restano ancorati a questa fase per sempre, ma esiste una quarta e ultima fase del nostro processo di apprendimento, fase alla quale solo i più arditi e coraggiosi vi accedono.

Quarta Fase: COMPETENZA INCONSAPEVOLE
Ebbene sì, in questa ultima fase del nostro processo di apprendimento impariamo una lezione davvero incredibile: sappiamo fare senza che ce ne rendiamo conto, ovvero ciò che facciamo lo facciamo bene, ma ci viene spontaneo, non abbiamo bisogno di pensarci.
Questo concetto è bene sintetizzato da un grande insegnamento del pianista jazz Thelonious Monk: "Studia bene tutta la teoria, e l'armonia, impara bene ogni singolo pattern e lick (sequenze di note e ritmo che si utilizzano come modello), dopodiché dimentica tutto e suona".
Questa è la fase dove viene fuori la personalità dell'artista, il suo essere, il suo talento naturale e tutto ciò al termine di un intero processo di apprendimento.

La Morale di tutto ciò, è che la piena libertà e maturità artistica arriva al termine di un lungo percorso di studio e di apprendimento messo in discussione e, a meno che uno non abbia un talento pazzesco, non si possono saltare le tappe.

5 commenti:

  1. a me sto' pezzo tuo mi stimola assai, ma ora è tardi e commento (speriamo con competenza) domani. Intanto ti dico con rammarico che non riesco a mettere il tuo sito nel blogroll dinamico perchè il feevy non accetta siti col trattino -, sarà incompetente!
    E comunque sul talento, molti son convinti che non esista. Io no, ma non è del tipo che consideriamo abitualmente.
    Un saluto
    ciao

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  2. ciao Carla
    sono d'accordo con te e credo che riguardi non solo l'arte e gli artisti ma tutti i generi di competenza, dal giocare a scacchi, al manovrare una clava, al fare ricerca, al comporre una sinfonia. La competenza inconsapevole tende a ricreare le condizioni presenti nella nostra competenza quotidiana, per esempio camminare, salire le scale, aprire una porta. Questi gesti abituali vengono compiuti col minimo impegno motorio: quando si raggiunge una tale competenza anche in un settore specifico si diventa 'esperti' e si ha una comprensione del proprio ambito che va al di là dell'aspetto cognitivo, diventa una seconda natura.
    Devo dire che è molto bello e competente questo tuo articolo!
    Un caro saluto

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  3. Grazie paopasc,
    mi offri sempre spunti di riflessione considerevoli

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  4. Eh se non ci fosse il nostro amico Paolo a ravvivar un po' le conversazioni come sarebbe grigia la vita di noi blogger. Un vero peccato che anche gli utenti che entrano in un blog e leggono i post spesso non approfottino per lasciare un commento, un'idea o un'esperienza, il bello del blog in fondo è proprio questo.

    Pazienza! Speriamo che almeno leggano i post. Questo ad esempio mi piace molto e ribadisce una volta di più che l'arte è un'abilità del nostro cervello al pari di tante alte che magari consideriamo più "nobili" e degne di essere insegnate a scuola. I meccanismi sono i medesimi, ma forse dare più spazio all'arte nelle scuole riuscirebbe meglio di materie più nozionistiche a orientare verso uno sviluppo più armonico e globale bambini e ragazzi.

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  5. @Emanuela
    Sono d'accordo con te, al tal proposito nella mia esperienza, ti posso confermare che si fa molta fatica a indirizzare le scuole, a una maggiore apertura nei confronti dell'arte.

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