L'opera d'arte non può essere frutto di facili improvvisazioni, è il risultato di una serie di attività considerate nel loro insieme, è una immagine che esprime uno stato d'animo, o crea una particolare atmosfera, o evoca delle sensazioni che in un modo o nell'altro comunicano "qualcosa".
Infatti, se analizziamo i movimenti artistici, l'Arte fu sempre l'espressione di un'epoca, di un gusto, di una condizione umana ben precisa, dove, l'artista, non era altro che un filtro attraverso il quale un'epoca veniva fermata e rappresentata su tela, su carta, nel marmo, in musica, alla ricerca continua di mezzi che esprimevano il più eloquentemente possibile la sua esperienza del mondo interiore e di quello esterno, in questo modo ampliandola e perpetuandola.
Essa, non esiste, se l'animo di chi dovrebbe creare, non raccogliesse i messaggi che a migliaia arrivano ai suoi sensi. Una semplice premessa, ma forse non trascurabile, sulla natura e funzione dell'arte, nei suoi caratteri generali, prima ancora di conoscerne lo sviluppo storico, nella convinzione che l'espressione artistica, in qualsiasi forma, è retta sia dall'esperienza che dall'immaginazione dell'artista.
"L'Attività artistica sta nel far rivivere in noi stessi una sensazione che sia sperimentata, e dopo averla fatta rivivere in noi stessi trasformare delle sensazioni in movimento, o in linee, o in colori, o in suoni, o in forme espresse in parole, così che gli altri possa provare quella stessa sensazione" (Lev Nikolaevic Tolstoj).
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