Qui non si tratta di apprendere, di imparare e condividere una «spiegazione» nel testo visivo, letterario o musicale che sia: si tratta di arrivare al livello estetico della «comprensione» che, letteralmente, vuol dire com-prendere: prendere dentro di sé, non solo nella mente, ma anche nelle viscere, nel cuore.
Per questo non occorre, almeno all'inizio, conoscere i linguaggi dell'arte dal punto di vista formale e filologico, sapere i nomi e le biografie, le date, i raggruppamenti classificatori e dettagli di questo genere: bisogna avere l'abitudine a guardarla, l'arte, ad accettare le sue suggestioni e le sue provocazioni, a non farsi intimorire dalle sue stravaganze o dal suo apparente silenzio. E bisogna avere il coraggio di praticarla, anche, senza paura di essere «dilettanti» o «poetastri».
Marco Dallari, Educare all'arte, Electa, 2006
Nessun commento:
Posta un commento